top of page
  • Immagine del redattoreLuca Nucera

Distrutto il santuario di Mar Elian


Ancora orrore in Siria: dopo la decapitazione del capo archeologo di Palmira, Khaled Asaad, che da 50 anni dedicava la vita al sito archeologico UNESCO, lo Stato Islamico ripete lo scempio, distruggendo il monastero cattolico di Mar Elian, risalente al V secolo d.C.


I barbari col turbante nero, non contenti, hanno anche ripreso l'impresa: prima di tutto la profanazione del tempio, seguita dalla riesumazione di sant'Elian, ucciso dai romani nel 285, e dunque la distruzione del santuario.


Di pochi giorni fa, invece, la notizia dell'uccisione di Khaled Asaad, capo archeologo di Palmira, di 82 anni: da 50 anni era il custode del sito storico. Prima dell'arrivo dei miliziani di Al Baghdadi era riuscito a mettere in salvo centinaia di opere d'arte: per ricordare quest'uomo che ha dedicato la vita alla Storia e alla conoscenza, le bandiere dei musei italiani sono oggi a mezz'asta.


Giugno e Luglio sono stati due mesi particolarmente duri per Palmira: numerose le distruzioni a cui il sito storico è stato sottoposto dai fondamentalisti islamici, come ad esempio il Mausoleo di Mohammed Ben Alì o il Leone di Alat, mentre continuano le uccisioni e i massacri a danno dei civili che non sono riusciti o non hanno voluto mettersi in salvo.


È compito dell'Europa e dell'ONU porre fine a questo scempio e a questi orrori: è necessario dispiegare i caschi blu dell'ONU a difesa del patrimonio artistico e culturale, particolarmente fiorente in Medio Oriente, esattamente come si fece vent'anni fa in Kosovo ottenendo i risultati sperati. È un crimine contro l'umanità, e il mondo Occidentale non può e non deve rimenere inerme: in guerra è lecito avere paura, ma non è lecito lasciarsi sopraffare da essa. I nazisti del terzo millennio distruggono le opere d'arte, ed è nostro dovere porre fine a questo massacro: ce lo impongono la nostra Libertà e la nostra Cultura, le cui radici affondano proprio in quei terrotori su cui sorgono i siti storici tanto odiati dai barbari col turbante.

0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page