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  • Immagine del redattoreLuca Nucera

Nuova aggressione ad un capotreno


Nel pomeriggio di oggi si è verificata una nuova aggressione a danno del personale Trenord: il capotreno in questione stava prestando servizio a bordo del treno 10862 quando, presso la stazione di Arcore, è avvenuto questo nuovo episodio di violenza.


Dall'episodio di Villapizzone in cui un capotreno ed un macchinista sono stati feriti a colpi di machete (era solo l'11 giugno), sono numerose le segnalazioni di nuove violenze: l'aggressione da parte di un gruppo di rom contro un capotreno donna che, dopo averli trovati senza biglietto, ha intimato loro di scendere; le violenze fisiche subite da un'altra capotreno da parte di due nordafricani ubriachi senza titolo di viaggio che sono successivamente fuggiti tirando il freno a mano presso la stazione di Treviglio; un capotreno aggredito tra Cosenza e Melito di Porto Salvo da due punkabbestia spagnoli che hanno ferito il pubblico ufficiale con una siringa; una assistente membro del personale di terra aggredita alla stazione di Firenze Santa Maria Novella da un cinquantenne che le ha sferrato un pugno in pieno volto. Nei primi 5 mesi sono già oltre 140 le aggressioni denunciate a danno del personale ferroviario, altrettante (se non di più) quelle non denunciate, spesso "solo" violenze verbali. Le regioni più interessante da fenomeni di questo tipo sono Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania e Toscana.


Una situazione, dunque, che mette a serio pericolo la sicurezza del personale di bordo e di terra, ma anche di tutti i passeggeri che quotidianamente viaggiano in treno. Per questo motivo il 16 giugno i dipendenti Trenitalia, Trenord e NTV hanno incrociato le braccia chiedendo maggiore sicurezza sul posto di lavoro: l'adesione è stata altissima, oltre il 90%, a dimostrazione di quanto il sentimento di insicurezza sia diffuso tra il personale.


Alcuni risultati sono stati ottenuti: è stato stilato un elenco di treni maggiormente a rischio sui quali il personale di bordo verrà quotidianamente affiancato da pattuglie della Polizia Ferroviaria, pronte a intervenire in caso di necessità. Inoltre, Trenitalia ha programmato dei turni per i dirigenti (validi da venerdì 26 giugno) che affiancheranno il personale front-line e verificheranno la situazione a bordo dei treni a rischio microcriminalità. In un comunicato stampa, disponibile qui, Trenitalia assicura che "nessuno, né il Gruppo FS Italiane né le Organizzazioni Sindacali, intende imporre limitazioni al servizio ferroviario" e anzi si impegna a collaborare più strettamente con le forze di polizia.

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