La Francia sotto assedio
- Luca Nucera
- 9 gen 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Gli ultimi tre giorni passeranno alla storia come "l'11 settembre" francese ed europeo: l'orrore ha preso pieno possesso di una delle capitali europee più importanti, Parigi. La città, nel corso di venerdì, è stata posta letteralmente sotto assedio in seguito al sequestro di diversi ostaggi nel quartiere ebraico. Contemporaneamente, nella vicina Dammartin 88mila tra gendarmeria e forze speciali hanno circondato i due terroristi autori dell'attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo. I due uomini si erano barricati all'interno di una tipografia sequestrando due persone. L'intera Francia (ma anche l'intera Europa) è rimasta con il fiato sospeso. Nel Paese d'oltralpe il panico si è diffuso generando una reazione a catena: sono stati numerosi infatti i casi di falsi allarmi, come quello che ha portato all'evacuazione della centralissima piazza Trocadero, oppure quello che ha portato all'evacuazione della stazione ferroviaria di Tolosa. Insomma, il caos generatosi dalla paura sembrava aver fatto vincere i terroristi: il loro obiettivo si era realizzato: paralizzare una Nazione, catalizzare l'attenzione sulle loro azioni e diffondere terrore. Ma, come ha ripetuto più volte il Presidente francese Hollande, "la Francia ha uno Stato: è questa la nostra forza". Ed è proprio così: di fronte al terrore che azioni come queste vogliono generare, l'unica nostra arma di difesa, l'unica speranza di salvezza è credere nel nostro Stato, l'unica salvezza è l'unità.
Con partiolare commozione Hollande parla ad una Nazione ferita. Si appella all'unità, alla vigilanza e alla mobilitazione di domenica in commemorazione delle vittime di quest'inutile e assurda strage. Parla dei valori della libertà e del pluralismo a cui la Francia e i francesi sono dediti.
Al fianco del popolo francese tutti i grandi della terra: Obama esprime la vicinanza degli Stati Uniti: "Noi siamo per la libertà, la speranza e la dignità di tutti gli esseri umani e questo è quello che la città di Parigi rappresenta per il mondo. Piangiamo con voi. Combattiamo insieme a voi per sostenere i valori che condividiamo" e continua dicendo "Il mondo ha visto ancora una volta ciò che vogliono i terroristi. Non hanno nulla da offrire se non l'odio e la sofferenza umana".
Sostegno giunge anche da Anonymous: in un video diffuso, rivolgendosi ai terroristi, lo speaker scandisce: "Stiamo dichiarando guerra contro di voi, terroristi", annunciando di vendicare la strage di Charlie Hebdo rintracciando e chiudendo tutti gli account legati al terrorismo islamico.
Non è questo il momento di criticare o meno il modus operandi francese: questo è un momento di incredulità e di lutto per una strage che è servita solamente a dimostrare ancora una volta quanto le nostre Libertà - la nostra Libertà di stampa, la nostra Libertà di pensiero, la nostra Libertà di espressione - siano non solo il cardine della Democrazia e del modo di pensare occidentale, ma anche il bene più prezioso di cui siamo custodi.
In un momento come questo, siamo tutti un po' francesi.
"Vive la République et vive la France"
Comentarios