Magari fosse la Thatcher!

La notizia di oggi, che ha spedito in secondo piano il "no" scozzese all'indipendenza, coinvolge direttamente il governo. La bomba lanciata da Susanna Camusso al Premier è scoppiata subito, sollevando un fuoco di polemiche da tutti gli schieramenti. L'argomento è l'articolo 18. Il colpevole, questa volta, è Matteo Renzi (a detta del segretario della CGIL).

Se da una parte quanto dice Susanna Camusso è corretto - estensione dello statuto dei lavoratori a tutti i tipi di contratto diversi da quello a tempo indeterminato - dall'altra la risposta del Premier ricorda ai sindacalisti la loro totale sottomissione alla creazione di cittadini di serie A e di serie B. "Dov'eravate in questi anni?" chiede il Premier, ed attacca "si è pensato soltanto a difendere le battaglie ideologiche e non i problemi concreti della gente".

Tra le accuse mosse dalla Camusso c'è quella di pensare ad un mercato del lavoro simile a quello ideato da Margaret Thatcher. Renzi s'è affrettato a chiarire di non aver in mente la lady di ferro.

Che dire: peccato! Sarebbe potuta essere la volta in cui questo Paese avrebbe ricominciato a correre. E invece, subito ad allontanarsi dal Primo Ministro inglese.

Peccato anche perchè con le riforme che la Camusso critica - e che Renzi dice implicitamente di non apprezzare - il Regno Unito sia diventato la locomotiva d'Europa. Peccato anche perchè, grazie a quel mercato del lavoro, molte delle nostre menti più geniali abbiano trovato occupazione (e ben retribuita). Peccato anche perchè, dopo averla criticata, molti leader europei hanno ricalcato le sue impronte percorrendo la medesima strada.

Forse qualcuno dovrebbe stare un po' più attento a come usa le parole.

Forse bisognerebbe essere riconoscenti a chi ha salvato un Paese, rendendolo tra i più ricchi al mondo.