Le guerre dimenticate
- Luca Nucera
- 1 set 2014
- Tempo di lettura: 2 min
Risale all'inizio del mese di Agosto ed è uno dei rapporti più accurati mai stilati fino ad ora: è lo studio dell'IEP (Institute for Economics and Peace) che evidenzia come siano solamente 11 gli Stati non coinvolti - direttamente o indirettamente - in una guerra. Questi 11 paradisi di pace sono: Svizzera, Uruguay, Costa Rica, Qatar, Cile, Botswana, Brasile, Vietnam, Giappone, Mauritius e Panama. (Da riconosce alla Costa Rica anche il primato per essere l'unico Stato ad aver abolito l'esercito. L'unica forza armata presente è quella di polizia: infatti dal 1949, dopo la guerra civile, la Costa Rica ha dichiarato la propria neutralità, pur riconoscendo tutte le minoranze nel mondo. Questa decisione ha permesso l'indirizzamento dei fondi normalmente destinati alla difesa verso i settori umani, rendendo gli abitanti della Costa Rica i più felici al mondo secondo la graduatoria Happiness in nations).
Ad escludere dalla lista dei Paesi non in guerra gli Stati dell'Unione Europea, volendo riconoscere le "missioni di pace" in quanto tali, è la produzione e la vendita di armamenti. (Da chiarire: questa ricerca non coinvolge i recentissimi conflitti in Ucraina, Iraq e Siria).
Nel 2013, secondo il Conflict Barometer dell'Università di Heidelberg in Germania, sono 414 le guerre nel mondo, di cui 45 sono considerate "molto violente".
Molto utile è questa mappa globale interattiva relativa al terrorismo globale o locale.
Ma di tutte queste 45 "molto violente", non si ha traccia nella cronaca quotidiana. E allora, giusto per fare un po' di luce su quanto accade quotidianamente, ne riporto qualcuna.
Cliccando sulla "i" nella mappa interattiva a questo link, troverete per ogni Paese le informazioni sul conflitto in corso. (Informazioni tratte da Panorama)
Comments