Carichi di stanchezza, questa mattina i migranti sbarcati nei giorni scorsi in Grecia, e fino ad ora rimasti bloccati al confine con la Macedonia, hanno valicato con la forza il filo spinato e il cordone di polizia posto in difesa del territorio nazionale macedone. Le forze dell'ordine hanno tentato di respingere l'assalto utilizzando mezzi lacrimogeni e granate assordanti, senza ottenere alcun risultato. Diversi i feriti. Le autorità hanno stimato in oltre 2mila i profughi che sono riusciti ad entrare in Macedonia: fino ad ora il governo di Skopje aveva chiuso i confini decretando lo stato di emergenza, e permettendo l'accesso solamente ad un numero minimo di persone, convogliate verso la stazione ferroviaria più vicina e poi dirette fino in Ungheria, territorio europeo.
La chiusura dei confini macedoni è stata presa qualche giorno fa in risposta al numero di migranti che hanno attraversato il territorio nazionale: oltre 39mila nello scorso mese, il doppio rispetto a quello precedente.
Per quanto l'accoglienza debba essere la strada maestra, la sicurezza nazionale deve rimanere in ogni caso la priorità di ogni governo: per questo motivo la scelta del governo macedone era l'unica via da seguire, in difesa degli interessi nazionali e della sicurezza della popolazione che vive nella regione.