Il Partito conservatore inglese, guidato da David Cameron, guadagna la maggioranza assoluta dei seggi nel Parlamento: questo è il risultato delle ultime elezioni politiche inglesi, che hanno assegnato ai Tories 331 seggi su 650. Aumento vertiginoso della presenza del Partito nazionale scozzese, che passa da 6 seggi nella precedente legislatura a 56 di quella appena iniziata.
Ma come ha fatto Cameron a portare il Partito conservatore ancora una volta al governo? La risposta è sorprendente: presentando un programma semplice, chiaro, portato avanti anche quando i sondaggi lo davano in netta sconfitta. Inoltre, ha dimostrato di saper resistere nel gioco della politica: rischiare quando necessario e scalfire la propaganda degli avversari. Due esempi su tutti: il referendum indipendentista scozzese e quello sull'allontanamento dall'Unione Europea.
Ma oltre a questi motivi, troviamo anche quelli legati alle sue azioni di governo. A vincere sono state le sue scelte economiche risultate vincenti: ha detto addio al concetto di "conservatorismo = politica a favore dei ricchi", dando avvio ad un nuovo corso che può essere riassunto in una frase del sindaco di Londra "Sosteniamo la creazione di benessere e l'impresa ma ci preoccupiamo che i risultati di questa crescita siano utilizzati per aiutare i più poveri".
Anche le politiche sull'immigrazione adottate da Cameron gli hanno valso la vittoria: regolamentazione dell'immigrazione che punta sulle eccellenze estere (italiane in primis) che riescano a portare ricchezza e crescita.
Cameron ha dato una sonora lezione agli avversari tanto quanto ai suoi colleghi europei: la sua vittoria dice ai partiti di centro destra "si vince facendo buoni programmi".