top of page
  • Immagine del redattoreLuca Nucera

Terremoto in Nepal


La prima scossa di terremoto si è verificata ieri, a circa 80 chilometri da Pokhara, in Nepal. Classificata di intensità 7.9, è stata avvertita anche in India, Cina, Tibet, Bangladesh e Pakistan. Altre scosse si sono verificate durante la nottata e nella mattinata di oggi, costringendo le autorità locali ad aggiornare il numero delle vittime ad oltre 2500, mentre i feriti fino ad ora soccorsi sono oltre 6000. Interi villaggi, che caratterizzano la realtà nepalese, sono ancora isolati e sono destinati a restarlo ancora a lungo: la mancanza di mezzi pesanti che rimuovano i detriti rallenta le operazioni. Il governo ha decretato lo stato di calamità nazionale, mentre il Fondo Monetario Internazionale è pronto ad inviare degli esperti per aiutare le autorità nazionali nepalesi nel "valutare la situazione macroeconomica e determinare le necessità finanziare", come garantisce la direttrice Christine Lagarde.


La torre Dharahara, monumento storico dichiarato Patrimonio dell'Umanità, è stata rasa al suolo dalla prima scossa: sarebbero oltre 250 le persone sepolte tra i detriti del sito. Altri danni al patrimonio artistico e culturale sono stati rilevati in piazze medioevali nelle quali sorgono palazzi reali e templi.


Mentre il Papa esprime il proprio cordoglio per le vittime, il governo italiano ha stanziato immediatamente oltre 300mila euro da trasferire alla Croce Rossa del Nepal: il governo dello Stato asiatico ha chiesto l'aiuto della comunità internazionale, chiedendo con urgenza attrezzatura da campo. Tra i primi a rispondere è stata l'India, che ha immediatamente inviato un aereo cargo carico di aiuti umanitari.


In un momento di tale criticità, ogni occasione è utile per raccogliere fondi destinati al Nepal. Anche l'EXPO: dal primo maggio, infatti, sarà avviata una raccolta di fondi per le popolazioni colpite.


0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page